Jorit

Jorit è uno street artist napoletano con origini italo-olandesi. Firma le sue opere sue opere con delle strisce rosse, quasi tribali, sui volti che dipinge. 

Inizia facendo tag già a 13 anni. Ben presto capisce che dietro questo andare in giro a scrivere il proprio nome c’è tutto un movimento ben strutturato e così si avvicina la mondo dei graffiti.

Solitamente lavora in periferia, sostiene che sia il campo d’azione ideale per chi realizza la street art. “Credo che le periferie siano il luogo dove più, non solo c’è bisogno, ma anche c’è la possibilità di esprimersi, in quanto ci sono caseggiati popolari, superfici grandi dove poter operare.

A partire dal 2005 le opere di Jorit incominciano ad avvicinarsi sempre più a uno stile figurativo. Con il tempo pur non abbandonando mai del tutto i graffiti, Jorit ha incominciato a concentrarsi prevalentemente sulla raffigurazione realistica del volto umano.

A partire dal 2008 incomincia a essere riconosciuto anche da alcuni musei e realizza una mostra al MACRO di Roma, al Museo MAGMA e al P.A.N. di Napoli inoltre espone in gallerie a Londra, Berlino, Sydney e Roma. Negli anni duemila e duemiladieci l’attività di Jorit si internazionalizza sempre di più, ma resta principalmente legata alla strada e alla fruizione gratuita e per tutti.

Nell’ultimo periodo sta lasciando al di sotto dei volti delle frasi, delle citazioni, solitamente della persone raffigurate. Anche se in un secondo momento non si vedono però è come se rimanessero all’interno dell’opera, racchiuse al loro interno.

“I segni rossi che realizzo sui volti, hanno il richiamo al rituale della scarificazione, che ho visto in alcuni dei miei viaggi in Africa. Alcune tribù, soprattutto dei paesi come la Tanzania, il Kenya, fanno dei piccoli tagli sulle guance quando la persona entra all’interno nella tribù. Io ho esteso questo concetto alla tribù umana, trasmetto questo concetto di fratellanza.”